Sabato sera a Pisino. Cosa può offrire questa cittadina il sabato? E’ la scoperta che ho fatto oggi, giornata in cui è venuto a trovarmi un nutrito gruppo di Matite, ovvero alcuni amici allievi del mio corso di scrittura creativa, il Temperamatite. Essendo ormai di casa, ho illustrato le bellezze locali: la natura, i monumenti, la storia, la gastronomia… ma si è aggiunta, a sorpresa, anche la musica!
Per l’aperitivo siamo andati in un bar, uno di quelli in cui è ancora permesso fumare. Già questo fatto, di per sé, ti catapulta di colpo in un altro tempo. Il locale, piuttosto deserto a quell’ora, era animato da un sottofondo di musica ritmata. Dopo un po’ il volume è aumentato, e man mano che calavano le luci della sera, ha continuato a crescere. Lady Gaga? Selezioni alternative? Lounge? Nossignori: rigorosamente musica locale, folkloristica, con la voce del cantante ben chiara e in evidenza. Notevole! In Italia, in un locale d’atmosfera con gli schermi televisivi accesi, non sentiremmo mai Claudio Villa o Toto Cutugno. Ma non è finita.
Il mio ristorante di riferimento ha dato il meglio di sé per cena. Siamo approdati lì mentre era in corso una festa: ben due coppie celebravano con gli amici l’anniversario di matrimonio. E l’attrazione della serata erano un paio di musicisti che hanno fatto ballare senza sosta gli invitati al ritmo della fisarmonica. Ancora brani tradizionali, accompagnati dai canti di quasi tutti i presenti, anche i più giovani. Ad un certo punto sembrava anche a noi di conoscere quelle melodie… forse il folklore si assomiglia un po’ tutto.
Riguardo la musica e le tradizioni istriane c’è un bel libro illustrato, “La fiaba delle campane sommerse” di Daniel Nacinovic, edito dalla Biblioteca civica di Pisino, che racconta delle mitiche campane oggi conservate nel museo del castello.